Trattamento corona: stampa flexografica

La stampa flexografica, detta anche flexo, è un metodo di stampa rotativo diretto, che usa lastre matrici a rilievo di gomma o di materiali fotopolimerici. 

Viene adoperata maggiormente nei film plastici per l’imballaggio flessibile, laminati, metalli e alcuni rivestimenti in carta.

L’innovazione tecnologica ha consentito alla flexografia di raggiungere il livello qualitativo e la resa cromatica degli altri procedimenti di stampa tipografica, offset e rotocalco. Al giorno d’oggi la stampa flexo propone una vasta gamma di larghezze e velocità, anche fino a 500 m/min.

In una linea di stampa per imballaggio flessibile il materiale scorre attraverso diversi rulli prima di arrivare al gruppo stampa. L’inchiostro ruota da un rullo all’altro fino a raggiungere il supporto da stampare, dove viene poi distribuito su una lastra di stampa mediante un cilindro sul quale è inciso il disegno che si vuole andare a realizzare.

Trattamento corona Stampa flexografica

Sulle linee di stampa flexo viene effettuato un trattamento corona di rinfresco prima della stampa su film plastici già trattati in estrusione (che con il tempo hanno perso bagnabilità).

L’unità di trattamento corona, solitamente montata dopo lo svolgitore:

  • aumenta la tensione superficiale del materiale in lavorazione permettendo all’inchiostro di rimaner ben ancorato nel tempo
  • consente di recuperare materiali decaduti per poterli stampare.

Posizione del trattamento corona Ferrarini & Benelli all’interno di un impianto di stampa flexografica

La scelta del trattamento corona

Per l’istallazione di un trattatore corona sulle linee di stampa flexo è bene considerare i seguenti fattori:

  • tipologia materiale da trattare (plastico o metallizzato)
  • larghezza materiale e luce utile di stampa
  • velocità
  • potenza
  • elettrodi adeguati per l’ottimizzazione della stampa.
Trattamento corona: stampa flexografica